ENERGIA E VITALITÀ
“Lo stress e la fatica portano a comportamenti di dipendenza.
Questo circolo vizioso va spezzato passo dopo passo”.
Dr Roth, Thomas
Cause per mancanza di energia
La mancanza di energia è fondamentalmente un danno cellulare o un disturbo della cellula. Essa perde la capacità di fornire l’energia necessaria. I mitocondri (le centrali energetiche della cellula) sono al centro della produzione di energia. Molte misure terapeutiche (vedi sotto) mirano a riattivare o rafforzare i mitocondri; una spiegazione più dettagliata di questi complessi processi biologici molecolari ed elettrofisiologici sarebbe troppo lunga; due aspetti sono descritti sotto ATP e valore del pH.
Lo stress cronico (vedi medicina dello stress) è una delle cause della stanchezza e della mancanza di energia, ma ce ne sono altre:
- L’alimentazione si orienta verso cibi veloci (fast food, panini, ecc.) e diventa ricca di carboidrati e zuccheri, il che ci rende stanchi (brain fog).
- L’iperacidificazione cronica del corpo porta a una perdita di energia nel tempo.
- I conservanti e i carboidrati cattivi danneggiano il nostro intestino, causando malnutrizione (carenza di micronutrienti) con possibili disturbi neurologici nel tempo.
- Infine, ma non meno importante, c’è il triste argomento di numerose tossine a cui siamo inevitabilmente esposti. Esse si accumulano nel nostro corpo (soprattutto nel tessuto adiposo) e provocano un’infiammazione cronica latente, non immediatamente riconoscibile, che può poi portare a numerosi sintomi.
- Per completezza, dovremmo menzionare anche l’elettrosmog invisibile (onde elettromagnetiche come quelle degli smartphone, radiazioni delle antenne, microonde, ecc.), che inibiscono i nostri processi di disintossicazione e possono persino causare di tumori a medio e lungo termine. Particolarmente vulnerabili sono bambini piccoli e adolescenti.
Tutto i punti evocati, singolarmento o in combinazione, causano stanchezza. È comprensibile che si cerca di compensare la mancanza di energia. Ma è proprio qui che inizia il circolo vizioso, perché si tende a ricorrere ad un’energia di pronta disponibilità, ma di poca durevolezza: caffè, sigarette, stimolanti, persino droghe. Oppure cerchiamo di trovare altre distrazioni o compensazioni, come i social media, Netflix, lo shopping, lo sport eccessivo, ecc. La sera, poi, abbiamo difficoltà a rilassarci, per cui si consumano alcolici e/o sonniferi, che a breve termine possono portare a un rilassamento psicologico soggettivo, ma purtroppo comportano un ulteriore stress per il nostro cervello e il nostro corpo, generando così un effetto boomerang nel tempo.
Rimedi e misure per aumentare l’energia
Per mantenersi in salute, l’organismo deve essere in grado di rigenerarsi. La rigenerazione avviene principalmente di notte e soprattutto solo quando si attiva il sistema nervoso parasimpatico (modalità di rilassamento, opposta alla modalità del simpatico = stress). Quindi è di fondamentale importanza potersi rilassare, o almeno provarci. Per quanto semplice possa sembrare, a volte è difficile nella vita frenetica di tutti i giorni. Tuttavia, è possibile con un allenamento quotidiano e costante, ad esempio facendo brevi pause, riposini energetici (= brevi riposini (massimo 30 min) durante la pausa pranzo), esercizi di respirazione (1-2 min) più volte al giorno, soprattutto durante una giornata stressante.
È consigliabile considerare i seguenti punti per un concetto terapeutico efficace che ognuno può attuare in modo indipendente:
- Micronutrienti
- Modifica della dieta
- Esercizio fisico (30 minuti, con un battito di circa 120; minimo 10’000 passi al giorno, che corrisponde più o meno ad una passeggiata di 1 ora)
- Riduzione dello stress (equilibrio tra lavoro e vita privata)
- Terapia comportamentale (insieme a un coach o a uno specialista).
- Eccessive aspettative di rendimento?
- Delimitazioni sul lavoro?
- Riconoscere i limiti delle proprie forze?
- Sviluppo della personalità
- Riduzione dell’esposizione a sostanze nocive
- Fumo, alcol, cosmetici, profumi, sostanze chimiche, farmaci, …
- Inquinanti sul posto di lavoro
- Filtro dell’acqua (metalli pesanti, ormoni, ecc.)
- Qualità del sonno (disturbi del sonno)
- Cure intestinali
- Cure disintossicanti e metaboliche
- Terapie ossidative
- Sauna
- Bagni freddi, terapie Kneipp
ATP e valore pH
Esistono due elementi importanti, direttamente correlati tra loro e fondamentali per la produzione di energia:
ATP (= adenosina trifosfato)
- nella cellula è un vettore energetico.
- al di fuori della cellula, invece, è una molecola di segnalazione che innesca una risposta immunitaria. Questa porta a sua volta allo stress ossidativo, che serve principalmente a proteggere la cellula e a uccidere i batteri. Se le cellule circostanti non sono in grado di compensare il danno, la risposta immunitaria e la reazione ossidativa in corso portano ai sintomi e, nel tempo, alla malattia.
Ione idrogeno (= protone = H+)
- l’idrogeno è un elemento centrale nella produzione di energia della cellula.
- è responsabile del valore del pH (latino: potentia hydrogeni che significa potenziale dell’idrogeno). Avendo una carica positiva, ha anche un effetto sul potenziale elettrico della cellulare e le sue membrane. Il pH e il potenziale elettrico regolano vari processi intracellulari; l’alterazione del pH e del potenziale elettrico disturba l’omeostasi intracellulare e di seguito può portare all’accumulo di sostanze che “avvelenano” la cellula persino ad inibire la produzione di energia. L’obbettivo delle misure sopra menzionate è di spezzare questo circolo vizioso passo dopo passo e di ripristinare l’equilibrio naturale. Questo processo di rigenerazione può durare mesi e, in casi severi, anche anni.